[Pills of Life #2] Perchè stiamo uccidendo il pianeta

La decade 2010-2020 è destinata a essere la più calda della storia. Lo rivela un rapporto annuale delle Nazioni Unite, che delinea i modi in cui il cambiamento climatico procede più velocemente della capacità umana di adattarsi ad esso.” (Fonte)

Ormai sono diversi anni che si parla di riscaldamento globale, sembra ormai diventato un argomento di moda, una routine, come lamentarsi del caldo in un giorno d’estate o di freddo in un giorno d’inverno. Molti non si rendono minimamente conto dell’importanza che questo problema ha oggi e soprattutto avrà nel futuro dei nostri figli, e dei figli dei nostri figli.

Perchè siamo responsabili del riscaldamento globale? Non è molto difficile. Nel corso dei secoli, il progresso industriale ha portato grandi innovazioni e migliorie, ma allo stesso tempo ha sfruttato maggiormente le risorse che la nostra Madre Terra ci ha fornito. Le risorse sono state utilizzate, elaborate, e ovviamente molti sono stati i prodotti di scarto che alla fine del processo hanno bisogno di essere smaltiti. Il primo principio della termodinamica dice che l’energia non si crea e non si distrugge, ma si trasforma. Ed è per questo che produciamo una quantità abnorme di scarti solidi, liquidi e gassosi, che stanno letteralmente avvelenando il nostro pianeta. Quello che preoccupa maggiormente è l’inquinamento aereo, provocato dai gas di scarico delle industrie, dalla semplice anidride carbonica che espiriamo, dai fumi dei condotti di riscaldamento delle nostre case, dallo smog delle nostre macchine (che sono sempre di più) e tante altre micro e macroemissioni. Questi gas vanno nell’atmosfera, e letteralmente la bucano, creando dei vuoti attraverso i quali i raggi ultravioletti solari possono penetrare maggiormente, surriscaldando con più determinazione la Terra. E’ questo il principio che sta alla base del surriscaldamento globale.

Quali sono le conseguenze di questo lento e inesorabile disastro ambientale?

Nel 2019 la temperatura è stata mediamente di 1,1 °c più alta rispetto alla media del periodo pre-industriale. E voi direte: che cos’è mai un grado in più? E’ un’enormità.

Nei paesi mediterranei la differenza si vede soprattutto nel cambiamento stagionale, con inverni sempre più caldi ed estati lunghe e afose. Forse qualcuno si ricorderà che nel 2018 qualcuno nel Sud Italia è riuscito a farsi il bagno in mare durante il periodo natalizio. E’ bello, è strano, ma è anche dannatamente spaventoso. L’innalzamento delle temperature, nei paesi del Nord, così come ad entrambi i poli, sta portando allo scioglimento dei ghiacciai, che oltre a rompere un’equilibrio ecologico, biologico e ambientale, sta innalzando il livello degli oceani. Questo porta alla scomparsa di porzioni di terra, che a sua volta vuol dire meno suolo su cui edificare e vivere.

Quel povero orso polare della foto ha trovato quel pezzo di ghiaccio su cui stare, al pari di un’oasi in un deserto. Gli animali che soffrono le alte temperature devono fare i conti con un freddo meno gelido e sempre più teporoso, non a caso molti animali dei paesi gelidi sono in via di estinzione. Gli uccelli migratori sono costretti a lunghi viaggi in periodi durante i quali non erano abituati a muoversi, proprio per le temperature differenti rispetto a molto tempo fa. Tutto è in continua mutazione ed evoluzione… O forse dovrei dire involuzione.

Forse qualcuno ha sentito parlare di Greta Thunberg, la ragazzina svedese che si è fatta negli ultimi anni portavoce e simbolo della lotta ai paesi occidentali e alla loro politica verso il riscaldamento globale. Lei è appunto il simbolo di una lotta che andrebbe combattuta tutti i giorni, non solo dai grandi politici della terra, che guardano a questo problema con riluttante cecità, ma da tutti noi, nei nostri piccoli gesti.

Cosa possiamo fare per aiutare il pianeta? I piccoli gesti che potrebbero migliorare le condizioni dell’inquinamento globale sono:

  • Utilizzare meno la macchina (o meglio ancora utilizzare mezzi ecologici)
  • Limitare il riscaldamento casalingo
  • Comprare prodotti ecologici che rispettano le foreste, evitando il disboscamento. Le piante si nutrono dell’aria contenente i gas inquinanti e generano ossigeno che la purifica
  • Spegnere tutti gli apparati elettronici quando non sono in uso (un maggior consumo di energia elettrica nelle nostre case fa lavorare di più le industrie elettriche che per la produzione di elettricità generano gas di scarico)
  • Limitare il fumo di sigaretta
  • Riciclare e se possibile riutilizzare consapevolmente (gli impianti di smaltimento generano gas nocivi all’atmosfera)

Sono a conoscenza di un progetto nato nel Nord Italia, in una piccola zona industriale del bresciano, dove tutti i prodotti di scarto delle industrie presenti vengono riutilizzati come materia prima nelle altre industrie, generando un ricircolo di materiali che riduce a zero le emissioni. E’ un bellissimo progetto che dà molte soddisfazioni, e che può fare da trampolino di lancio per un’espansione a livello territoriale, italiano, europeo e mondiale.

Mi chiedo cosa ne sarà della nostra Terra fra qualche centinaio di anni. Noi non saremo qui per vederlo, ma come dicevo all’inizio, ci saranno i figli dei figli dei nostri figli. E se nessuno di noi farà qualcosa per cambiare questo inesorabile declino, il nostro pianeta si riprenderà ciò che ci ha generosamente concesso gratuitamente per milioni di anni…. Con gli interessi.

Una risposta a “[Pills of Life #2] Perchè stiamo uccidendo il pianeta”

I commenti sono chiusi.