[Pills of Life #3] Make your own opinion about COVID-19

A: <<Hai sentito le ultime? Siamo il secondo paese al mondo per numero di morti da Coronavirus!>>
B: <<Si, certo. A me sta storia fa ridere… Ma le persone che diffondono questi dati hanno mai studiato un minimo di statistica? Hai mai provato a pensare al fatto che potremmo essere il secondo paese al mondo per mortalità semplicemente perchè gli altri paesi non hanno una statistica rilevante, o non la diffondono?>>
A: <<Beh, ma ti pare? Con tutto il casino che sta succedendo, le notizie dovrebbero comunque diffondersi rapidamente.. Non credo che in tutto il mondo siamo solo noi a dare notizia dei contagi e dei malati all’interno del nostro paese, saremmo degli sciocchi! E poi, hai visto che non si trova più neanche un’Amuchina nelle farmacie e nei supermercati? E’ incredibile…>>
B: <<E tu hai mai pensato al fatto che è ridicolo svaligiare le farmacie per comprare un prodotto che dovrebbe essere già nelle nostre case o nelle nostre borse, perchè alla base di un paese civilizzato dove non esiste solo il Coronavirus, ma centinaia di altri virus e batteri in grado di diffondersi, l’igiene personale è fondamentale? Io l’Amuchina, che tra l’altro dire “Amuchina” è sbagliato perchè è un marchio, ce l’ho e ce l’ho sempre avuta.>>
A: <<Ok, l’importante comunque, dicono, è di lavarsi bene le mani. Soprattutto in questo periodo.>>
B: <<E’ vero, lavarsi le mani è fondamentale. E’ fondamentale DA SEMPRE, non solo oggi! Ti dirò un’altra cosa: ma perchè non si fa mai una campagna così serrata sul fumo di sigaretta e sulle sue disastrose conseguenze sul proprio e sull’altrui organismo? Chiudiamo scuole, alberghi, reparti di ospedali, negozi, ma vendiamo tranquillamente morte nei tabaccai. Non è contraddittorio?>>
A: <<Sei il solito populista. Dovresti preoccuparti del dilagare di questa malattia, non della quotidianità. E’ nel nostro vivere comune il fatto di fumare, non è un’emergenza. QUESTA è un’emergenza e va trattata come tale. Chiudere le scuole e gli esercizi commerciali è il minimo che si possa fare per evitare la diffusione del virus. Si, l’economia è in ginocchio, ma possiamo risollevarci, mentre un’epidemia potrebbe essere davvero un grosso problema se non la si riesce ad evitare.>>
B: <<Su questo ti posso dare ragione. Ma c’è bisogno di fare tanto baccano? E’ un’influenza, se non sei un soggetto a rischio (tipo cardiopatico, diabetico, iperteso ecc…) non devi preoccuparti. Ti fai qualche giorno a casa con un po’ di febbre e tosse e poi ti passa. Tachipirina e via!>>
A: <<E tu cosa ne sai? Neanche i virologi e gli epidemiologi che stanno analizzando il virus hanno ancora capito esattamente qual è il decorso della malattia, e tu pensi di saperlo meglio di loro? Sei un illuso. Non sappiamo niente, nulla. L’unica cosa di cui siamo sicuri è che si diffonde rapidamente e che il modo migliore per stare bene è non farsi contagiare.>>
B: <<Io sarò anche populista, ma tu sei esagerato. Dei 158 morti che abbiamo avuto, 2 su 3 erano pazienti tra gli 81 e gli 89 anni con patologie pregresse, gli altri avevano comunque malattie ma un’età inferiore o superiore, comunque non meno di 50 anni. Difatti, non è ancora stata stabilita l’associazione fra morte e contagio da Coronavirus, potrebbe non c’entrare assolutamente nulla con il decesso delle persone. In generale, ti potresti ammalare, ma nessuno dice che tu debba morire, ci sono stati anche un bel po’ di guariti… E addirittura molti sono del tutto asintomatici.>>
A: <<Vero, ma tu vuoi rischiare? Potresti per lo meno evitare di frequentare luoghi affollati se non strettamente necessario… Invece di passeggiare al centro commerciale, vai al parco, vai al mare, vai al lago.. Insomma, vai all’aperto, dove la possibilità di stare a contatto con altre persone è drasticamente minore!>>
B: <<Stare all’aria aperta fa bene comunque… Non andare al centro commerciale è un consiglio che darei anche a chi ha un banale raffreddore. Piuttosto, la cosa migliore è non farsi prendere dal panico e continuare a vivere la propria vita normalmente, attenendosi solo scrupolosamente alle direttive dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, riguardante la propria igiene per attenuare o rimuovere completamente il rischio di contagio per sè e per gli altri.>>
A: <<Giusto. Io, per precauzione, mi sono anche fatto l’Amuch… Ehm, il disinfettante a casa. Basta seguire le istruzioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ovvero acqua distillata, glicerina, alcol etilico o isopropilico e acqua ossigenata, nelle giuste proporzioni.>>
B: <<Bene, però ricordati di portartelo in giro anche quando è finita l’emergenza, la sua utilità non si esaurisce quando scomparirà questo virus dalla circolazione. Ah, dimenticavo, non dare retta a tutte quelle bufale che leggi sui social networks. C’è chi dice che bere bevande calde uccida il virus, chi dice che se hai la febbre sei già morto, chi dice che al primo caldo il virus sicuramente morirà… Insomma, leggi consapevolmente. Il sito del ministero della sanità è sicuramente il più autorevole in Italia per quanto riguarda le notizie sulla diffusione del virus. Se invece mastichi un po’ più l’inglese, il sito dell’OMS (WHO in originale) è ancora più affidabile.>>
A: <<Certo, e tu non dimenticare che non bisogna mai prendere le cose con leggerezza, specialmente in un momento così delicato per il nostro paese, che sembra reagire con eccessività, ma che in realtà sta attuando la politica di prevenzione più idonea a questo tipo di problematiche. E’ importante credere nell’impegno che stanno mostrando nell’affrontare il contagio. Fatti la tua opinione, nel rispetto degli altri e delle semplici regole di convivenza che abbiamo oggi.>>
B: <<Sicuramente. Grazie e a presto!>>
A: <<Ciao, grazie a te!>>

E quindi… A o B?